Lo strumento in sintesi: il MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico) ha affidato al Fondo Nazionale Innovazione, gestito da CDP (Cassa Depositi e Prestiti), la gestione di un Fondo da 200 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo / sostenere progetti di rilancio di attività promosse da StartUp e PMI innovative italiane, ubicate su tutto il territorio nazionale, con la finalità di dare un forte impulso all’ecosistema imprenditoriale, per il rilancio economico del Paese.

A chi è rivolto il Fondo Rilancio Startup: lo strumento si rivolge (come indicato dal D.L. 34/2020 – decreto attuativo – poi convertito nella Legge 77/2020, n. 77), a startup innovative e PMI innovative per supportarne lo sviluppo e/o sostenerne progetti di rilancio dell’attività.
In particolare il Fondo investirà in imprese che siano già state oggetto di investimento da parte di investitori regolamentati e/o investitori qualificati, in data non antecedente a sei mesi prima dell’entrata in vigore del D.L. 34/2020, ovvero che siano oggetto di investimento da parte di investitori regolamentati e/o investitori qualificati che stiano effettuando un round di investimento unitamente al Fondo.

Le modalità di finanziamento del Fondo: il Fondo interviene con programmi di investimento nelle PMI e nelle StartUp innovative esclusivamente attraverso attività di co-investimento con i soggetti proponenti. Un investimento che sarà effettuato per mezzo dello strumento finanziario convertendo; tuttavia potranno essere considerate, in un secondo momento di funzionamento del Fondo, ipotesi di investimento in equity.

I criteri seguiti dal Fondo per la scelta degli investimenti da effettuare:

  • il Fondo investe in startup e PMI innovative che hanno recentemente concluso, o che siano prossime alla conclusione, di un round d’investimento con investitori regolamentati e/o qualificati e che siano state segnalate dagli stessi tramite l’apposita piattaforma
  • in ciascuna operazione il Fondo investe insieme ai soggetti proponenti secondo nella misura massima di n. 4 volte l’ammontare investito dagli investitori qualificati e/o regolamentati, per un valore non superiore ad 1 milione di euro per ciascuna operazione
  • il Fondo investirà la sua dotazione, in via tendenziale:
    1. per il 70% in deal in cui abbiano co-investito investitori qualificati
    2. per il 30% in deal in cui abbiano co-investito investitori regolamentati
  • le società investite devono essere startup innovative o PMI innovative aventi sede legale in Italia e che svolgono effettivamente la loro attività o che hanno programmi di sviluppo in Italia. Dovranno inoltre avere concrete potenzialità di sviluppo come di seguito dettagliato.

I requisiti delle Startup e delle PMI innovative nelle quali il Fondo può investire – Il Fondo investirà considerando i seguenti criteri:

  • investimento in imprese che siano già state oggetto di investimento da parte di investitori regolamentati e/o investitori qualificati (secondo le definizioni fornite dal Decreto Attuativo),in data non antecedente a sei mesi precedenti l’entrata in vigore del D. L. 34/2020 (sarà presa in considerazione la data del closing),
  • investimento in imprese che siano oggetto di investimento da parte di investitori regolamentati e/o investitori qualificati che stiano effettuando un round di investimento unitamente al Fondo.

Le imprese nelle quali investire dovranno inoltre avere le seguenti caratteristiche:

  • essere imprese che hanno la sede legale in Italia e che svolgono effettivamente la loro attività o programmi di sviluppo in Italia;
  • avere concrete potenzialità di sviluppo, misurabili attraverso specifici indicatori quantitativi / qualitativi, dimostrabile attraverso il rispetto di almeno uno dei seguenti criteri:
    • sulla base di una crescita dei ricavi, dei clienti o degli utilizzatori dei servizi nei 12 mesi antecedenti l’effettuazione dell’investimento da parte del Fondo
    • sulla base di un sostenibile piano industriale triennale approvato dal competente organo amministrativo;
    • sulla base di contratti o partnership strategiche;
    • sulla base di brevetti depositati con potenzialità di sfruttamento industriale, nonché in una eventuale fase di ricerca e sviluppo, sulla base della validazione della tecnologia proposta;
  • non devono essere interessate da procedimenti di accertamento in corso e non ancora rimediati;
  • devono superare le verifiche di gestione del rischio, conformità alle norme o prevenzione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo eventualmente condotte da CDP Venture Capital SGR S.p.A. ai sensi di disposizioni legislative o regolamentari applicabili e della normativa interna di CDP Venture Capital SGR S.p.A.

Modalità di accesso alle risorse del Fondo – La richiesta di investimento del Fondo nelle imprese target verrà formulata da i seguenti soggetti investitori, che per accedervi dovranno registrarsi presso CDP Venture:

  • investitori regolamentati: gestori autorizzati di cui all’art.1, comma 1, lettera q-bis, del D.L. 58/1998 e successive modifiche e integrazioni che gestiscono organismi di investimento
  • investitori qualificati: soggetti italiani o esteri, individuati da CDP Venture Capital SGR S.p.A. tra operatori del mercato del venture capital che rientrino in una delle seguenti categorie:
    • acceleratori e incubatori con consolidata esperienza nel settore del venture capital, misurabile secondo i seguenti indici quantitativi e/o qualitativi, almeno uno da rispettare:
      • devono esserci nel portafoglio almeno 20 tra startup innovative o PMI innovative;
      • devono essere stati conclusi almeno due programmi di accelerazione;
      • le imprese oggetto dei programmi di accelerazione devono aver ricevuto capitali da parte di investitori terzi pari almeno a tre volte i capitali investiti dall’acceleratore o incubatore;
      • il valore del portafoglio dell’acceleratore o incubatore deve essere pari ad almeno 1,5 volte il costo complessivo degli investimenti effettuati nelle società in portafoglio;
      • devono avere effettuato positivamente almeno due operazioni di disinvestimento (exit);
    • Business angels”, ovvero soggetti che abbiano investimenti attivi e un track record consolidato, nonché competenze, professionalità e capacità organizzative ed economiche adeguate per sostenere i progetti di sviluppo delle imprese target definiti nell’ambito delle operazioni di investimento del Fondo. Particolarmente indicata risulterà la partecipazione consolidata da parte dei BA ad associazioni di categoria italiane o estere costituisca indice del possesso da parte del business angel dei richiesti requisiti di competenza, professionalità e capacità organizzative;
    • “Family offices”, ovvero soggetti che si qualifichino come investitori professionali o, altrimenti, che abbiano investimenti attivi e un track record consolidato nel settore del venture capital nonché le competenze, le professionalità e le capacità organizzative ed economiche adeguate rispetto all’operazione di investimento da realizzare congiuntamente al Fondo. Un livello di adeguatezza da parte di queste strutture che potrà essere testimoniato dalla realizzazione, in almeno uno dei due anni precedenti la presentazione dell’opportunità di investimento al Fondo, operazioni di investimento nel settore del venture capital e, in particolare, in imprese aventi caratteristiche similari alle imprese target ovvero secondo modalità analoghe alle strategie di investimento nel Fondo.

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